Uno dei momenti più sereni ed intimi della mia giornata è quello dello startup, la fase successiva al risveglio nella quale sono solito immergermi nella quiete mattutina. Qui, tra il rustico barbecue e le piante che minuziosamente sto curando (… e si, mi sto riscoprendo anche giardiniere ultimamente), si è fatta spazio una nuova abitudine che mi permette di caricare le pile poco prima di addentrarmi nella giungla metropolitana. Quella del quarto d’ora di simbiosi naturale.
Non so se vi è mai capitato di svegliarvi presto (o ritiravi tardi, a seconda dei casi) e di restare immobili ad osservare la ripresa della natura. Si? Allora potete capire il senso del post. No? Male. Almeno per una volta fate a meno delle sbornie notturne e regalatevi un intenso istante esistenziale.
Al riparo dai rumori dei macchinari e delle auto, lontano dalle urla umane (e sovrumane) derivanti dalla maleducazione locale, c’è un momento della mattina che ti permette di percepire la reale essenza della Terra. Dal volo delle tortore (sempre in coppia, intesi), al cinguettio di variopinti volatili, dal sole che irradia gli alberi di pesco alla leggera brezza che aleggia sul campo. Tutto dà un senso alla mia mattina, e mi permette di partire bene.
Eppure non sono tutte rose e fiori. Purtroppo. A fare da contraltare ad un così bello scenario ci sono i veleni che i roghi tossici disperdono quotidianamente su tutto il territorio. Come una gomma da cancellare su un cartoncino di un pittore, queste pesti chimiche rischiano, alla lunga, di distruggere habitat ed abitanti.
Ma non voglio dilungarmi. Per info potete dare un’occhiata al sito ufficiale de La Terra dei fuochi (QUI). E poi, per una tematica del genere ci vorrebbe un post dedicato. Magari lo farò. O forse no.
Ciò che mi rincuora, almeno per il momento, è vedere ogni mattina la natura risvegliarsi, come un pugile che, messo al tappeto, prova a ricominciare l’incontro. Quel sole, il cielo che sovrasta tutto e tutti e i merli in cerca di chicchi prelibati, sono la mia fonte di sostegno. E di speranza.
Detto questo, weekend alle porte. Nessun programma in agenda, se non per alcuni lavori in casa che spero inizino il prima possibile. E poi vorrei recuperare la visione di qualche film caricato sul My Sky o, almeno, di qualche episodio dei telefilm che seguo. Devo ancora mettermi al passo con i vari New Girl, Californication ed Happy Endings. Ma prediligerò le uscite. D’altronde siamo pur sempre in estate.
Vi lascio con il video di una canzone che racchiude lo spirito iniziale del post. Lui è Chicane, al secolo Nick Bracegirdle, Dj e produttore inglese dallo stile molto chillout. E questa è Offshore. Buon fine settimana a tutti.