Chiedo scusa…

Finalmente trovo un pò di tempo per scrivere e rassicurare tutti coloro che hanno mostrato interesse e preoccupazione per la mia improvvisa assenza sulle pagine di My World…. Sappiate che lo apprezzo moltissimo e lo considero un grande segnale di affetto. Grazie a tutti.

Come già accennato QUI, a partire dal mese d’aprile c’è sempre un considerevole incremento di lavoro da espletare nello studio dal quale prendono vita gli articoli di questo blog. E’ un pò come se la mia vita lavorativa passasse, rapidamente, da uno stato di allarme verde (DEFCON 5) al grado di allarme arancione/rosso (DEFCON 2 e 1). Ciò mi costringe, inevitabilmente, a trascurare questo posto.

Quelli di voi che mi conoscono da più tempo sanno quanto io tenga a My World… e quanto soffra nell’essere impedito ad aggiornarlo con assiduità. Purtroppo continuo a non avere possibilità di farlo altrove, ma spero di rimediare a questo disagio entro il primo anno di vita del blog.

Aspettando, dunque, giorni migliori, rinnovo i  miei ringraziamenti per il vostro interesse e vi lascio con l’ennesimo video dance (tra quelli reperibili su youtube). Questo è "If you…" dei Magic Box.

IF YOU – MAGIC BOX

Apocalypse in my head…

Mal di testa persistente oggi, quasi a volermi rimarcare che non può essere tutto splendido e sereno in questa giornata per me molto importante. Tuttavia, la mia mente è già proiettata a stasera, a quando si ripeterà la tradizione (vigente ormai da qualche anno) che vuole la partecipazione, nel corso di una gradevole rimpatriata, dei miei più cari amici e della mia fidanzata, per poi recarci, in seguito, verso il punto X in cui intraprenderemo la consueta “partita di bowling del 18 aprile”. Spero che questo rito possa durare ancora a lungo.

Intanto vi posto il risultato di un test secondo il quale la mia personalità sarebbe paragonabile al film “Apocalypse now”.

 

28 Settimane Dopo: Poster e trailer

Due nuovi poster per 28 Weeks Later, il sequel di 28 giorni dopo, horror catastrofico di Danny Boyle uscito nel 2002.

La nuova pellicola è stata diretta da Juan Carlos Fresnadillo ed uscirà da noi il 07 settembre 2007.

 

28 Weeks Later

28 Settimane Dopo

Per chi ha apprezzato il primo film ed ha piacere di avere ulteriori notizie e materiale su questo seguito, segnalo il sito ufficiale e propongo la visione al nuovo trailer.

28 WEEKS LATER – TRAILER

Lost per il week-end…

Eccoci giunti alle porte di questo week-end di metà aprile. Per quanto mi riguarda, è ufficialmente iniziato il periodo più intenso dell’anno sotto l’aspetto lavorativo. Ci fossero almeno le giuste ricompense…

Nell’augurare un buon week-end a tutti i passanti e frequentatori di My World…, propongo la visione di due video molto gradevoli che riguardano la serie-tv Lost e per i quali ringrazio Angeluccio per la segnalazione.

Il
primo video, che è stato presentato al recente Consumer Electronics Show, è un ironico "Episodio Finale" del telefilm, con una conclusione veramente a sorpresa. L’altro video,  secondo me davvero esilarante e magistrale, mostra un’assurda situazione in cui gli sceneggiatori di Lost cercano di dare risposte agli infiniti quesiti che la serie ha proposto. Entrambi i video sono sottotitolati in italiano.

Lascio ancora il mio augurio di un sereno e felice week-end!

Postilla destinata ai ricordi personali: Domani taglierò nuovamente i capelli dopo ben 5 mesi…

 

LOST EPISODIO FINALE

LOST SCENEGGIATORI

Supernatural 1.10

Episodio 1.10: La Rivolta (Asylum)

Dean  riceve un messaggio con le coordinate di un luogo chiamato Rockford, nell’ Illinois. Recatosi sul posto insieme al fratello Sam, scopre che la cittadina è stata teatro di un tragico caso di omicidio/suicidio ad opera di un poliziotto precedentemente impegnato in un’operazione di pattugliamento di un manicomio locale. I fratelli Winchester si recano all’interno della struttura abbandonata, dove scoprono che le anime dei vecchi pazienti e del personale vagano ancora inquiete.
 

Supernatural 1.10

 

Episodio di Supernatural che s’ispira al film Gothika.

C’è poco da dire, ancora, su questo telefilm che, dopo le prime dieci puntate, ha  mostrato la sua struttura ed è ormai classificabile nella categoria dei serial dalla trama leggera e senza l’obbligo di essere seguiti assiduamente. Nonostante presenti molte pecche evidenti, tra le quali quella di una scarsa propensione alla recitazione di buona parte del cast, io continuo a seguire Supernatural con piacere, forte della mia innata passione per questo genere. 


AUDIENCE
: 426.000 spettatori
SHARE: 11.29%

SUPERNATURAL – TRAILER LA RIVOLTA

Un pò di musica…

Di ritorno dal tranquillo e lungo week-end Pasquale, riprendo l’attività sul blog proponendo alcuni video musicali di canzoni che, in un modo o nell’altro, mi accompagnano in questo periodo.

Potrete ascoltare e vedere,dunque, il nuovo ed esclusivo video dei Linkin’ Park, relativo al primo singolo "What I’ve Done" che anticipa l’uscita del nuovo album della band e di cui abbiamo già parlato in precedenza (QUI e QUI). C’è poi l’ultimo singolo di Nelly Furtado, "Say It Right", altra notevole canzone di questa talentuosa artista da me molto amata che, dopo "Maneater" e "All The Good Things", sforna un altro pezzo che promette di incendiare la prossima estate (o, almeno, io così spero). Nonostante non apprezzi il sound di Justin Timberlake, devo ammettere che questa "What Goes Around, Comes Back Around"  inizia a piacermi, per cui posto il video, o meglio, il relativo cortometraggio nel quale potrete ammirare anche l’assoluta bellezza dell’attrice Scarlett Johansson. Infine, segnalo l’attuale numero 1# nella classifica dei singoli USA, l’interessante "Don’t Matter" di Akon, un pezzo che, per sonorità, mi trasporta all’imminente estate e che mi auguro propongano nella versione Remix.

Prima di lasciarvi all’ascolto dei brani, vi ricordo che youtube, qualche volta, può dare problemi nel caricare i video. Vi consiglio di lasciare caricare per intero la barra rossa prima di procedere alla visione e, nel caso in cui il video non dovesse partire, di aggiornare la pagina di My World…
Infine, cliccando sul titolo posto sulla finestra del video, potrete accedere al testo della canzone.

Buon divertimento…

AKON – DON’T MATTER

NELLY FURTADO – SAY IT RIGHT


LINKIN PARK – WHAT I’VE DONE

JUSTIN TIMBERLAKE – GOES AROUND, COMES BACK AROUND

Ricordi di… quella notte

Tutto Quella NottePersonalmente cominciavo a preoccuparmi.

Si, perchè in tempi in cui il remake è diventato ormai di moda, il fatto che gli Studios d’oltreoceano non avessero preso in considerazione questa perla di celluloide degli anni ottanta, artefice (per quanto mi riguarda) di tanti piacevoli ricordi fanciulleschi, mi era parso davvero molto strano. Ed invece la notizia ufficiale è arrivata qualche giorno fa.

La Disney ha reso noto di aver ingaggiato la sceneggiatrice ed attrice Tiffany Paulsen per ottimizzare il remake di "Tutto quella notte" (Adventures in Babysitting), film del 1985 con Elisabeth Shue nei panni di una babysitter alle prese con due ragazzi ed una bambina e costretta a recarsi in città per aiutare un’amica in difficoltà (Penelope Ann Miller). Qui si ritroverà a vivere una serie di disavventure nel corso di una notte indimenticabile.

Il cast dovrebbe avere, tra gli altri, Raven Symone  nel ruolo che fu di Shue e Miley Cyrus nel ruolo della sua amica. Ancora nessuna notizia, invece, dell’attore che rimpiazzerà Keith Coogan. Il titolo di questo rifacimento sarà “Further Adventures in Babysitting”.

Adventures in Babysitting rappresenta per me il principale esempio del genere di film che preferisco (insieme a quello on the road), e cioè quello in cui la notte fa da scenario ad una serie di innumerevoli di disavventure. Tuttavia, il fatto che il remake se lo sia aggiudicato la Disney mi lascia molto scettico sul suo valore, considerando soprattutto la scelta degli attori che lascia presagire per la pellicola un’uscita destinata esclusivamente al pubblico dei bambini.

Intanto vi lascio con  un video riassuntivo di quello che è stato uno dei film della mia infanzia a cui, ancora oggi, sono molto legato e del quale sono ancora in speranzosa attesa di un’eventuale uscita in dvd. Buona visione.

TUTTO QUELLA NOTTE RECAP

Supernatural 1.09

Episodio 1.09: Ritorno a casa (Home)

Sam continua a fare degli incubi sulla casa in cui è vissuto da piccolo e su di una bambina visibilmente spaventata e convince Dean a ritornarci.
Giunti a Lawrence, in Kansas, i due fratelli conoscono la famiglia che abita in quella casa e la donna, madre di due bambini, rivela loro di aver avuto delle strane sensazioni in merito a delle oscure presenze nella casa. I fratelli
Winchester decidono, quindi, di rivolgersi ad una medium, la stessa alla quale si rivolse il loro padre poco dopo la tragica morte della madre.
 

Supernatural 1.09

Supernatural ritorna al filone spiritico legato al Poltergeist, e propone un’ottimo episodio caratterizzato da una buona trama (seppur mostrando le solite limitazioni dovute all’esigua durata) ed evidenziando buoni spunti soprattutto per il futuro della vicenda legata al padre dei ragazzi.

L’insolito orario di messa in onda dell’episodio, dovuto alla concomitanza col programma sportivo della Champion’s League,  a fatto sì che gli ascolti fossero molto più bassi di quelli precedenti, ma ha anche permesso di raggiungere il miglior indice di share stagionale. 


AUDIENCE
: 426.000 spettatori
SHARE: 8.24%

SUPERNATURAL – TRAILER RITORNO A CASA

Welcome to the jungle

Oggi voglio raccontarvi una storia. E’ la storia di un ragazzo e della sua missione impossibile per recarsi al lavoro. Il ragazzo si chiama Russell Hammond e vi sta scrivendo a poche ore dalla fine di questa avvincente impresa.

Quella che si è appena conclusa è stata una notte di pioggia battente nella mia città. Dopo notti come queste, a Napoli, sei consapevole fin dal risveglio che non sarà una passeggiata, che dovrai lottare e confrontarti con mille peripezie per giungere all’ambito traguardo. Anche io stamattina mi ero preparato al meglio per affrontare quest’ennesima battaglia.

La mia avventura  è cominciata alle 8.10 di questa mattina. Considerando il fastidio causato dalla pioggia, decido di recarmi al lavoro con l’auto, in luogo del solito autobus. Appena uscito di causa, l’interminabile coda di automobili che si perdeva all’orizzonte mi mette di fronte, fin da subito, al primo bivio di scelta: “Prendere l’auto, e mettere in preventivo almeno 2 ore e mezza di stancante stasi assoluta, oppure tornare al buon vecchio mezzo di trasporto attraversando mezzo quartiere per giungere ad una fermata più conveniente?”. La mia propensione al camminare a piedi ed un break della pioggia mi permettono di prendere la rischiosa decisione di recarmi alla fermata dell’autobus. Nell’incamminarmi verso il luogo d’attesa, riesco quasi ad intenerirmi nel vedere gli impavidi automobilisti che mostrano i visi insofferenti nel prendere atto di una delle realtà del mio quartiere: la difficile viabilità.
Il mio quartiere è una sorta di bunker pianeggiante circondato da colline. Nonostante sia un importante punto d’incrocio verso molte direzioni della città, uscire dal mio quartiere in casi di calamità naturale è pressoché impossibile. Pensate, quindi, se la tv annunciasse la fine del mondo oppure l’imminente schianto di un meteorite diretto esattamente qui da noi. Bene, in tali situazioni catastrofiche non servirebbe a niente prendere l’auto e fare la corsa verso un luogo più sicuro, faremmo la fine dei topi in trappola. Tanto vale starsene a casa a pregare.
Dopo pochi passi dal mio solito percorso mi ritrovo al primo ostacolo da superare: un fiume di detriti, fango e rifiuti. Secondo bivio di scelta: “Tornare indietro e costeggiare il traffico percorrendo un più lungo percorso alternativo oppure costruire una zattera di fortuna?”. Anche in questo caso mi affido all’istinto e, valutata l’unica scelta possibile, mi appresto a tornare indietro ed a percorrere la strada esterna.
Continuando ad osservare l’imbottigliamento del traffico presente in tutte le arterie percorribili, a
rrivo, così, al luogo d’attesa. La fermata dell’autobus si presenta affollata fino all’inverosimile, segno evidente che i mezzi pubblici non sono passati con frequenza nell’ultimo lasso di tempo (ma questa non è una novità dovuta alla pioggia). Dopo 10 minuti in cui mi sono concesso una illusoria speranza, capisco che non è più tempo di tentennare nella scelta postami dal terzo bivio, bisogna continuare ad andare a piedi. Avanti tutta, dunque, attraverso tortuosi sentieri fangosi ed ostacoli rappresentati da rifiuti e da mostri motorizzati.
Giungo, allora, al punto cruciale e principale responsabile del traffico, una rotatoria i cui lavori in corso sono in atto da almeno 2 anni a questa parte. E’ qui che l’asfalto non ha retto, ed è qui che l’amministrazione comunale continua a “mettere una pezza” momentanea limitando i danni che, però, puntualmente si ripropongono con costante cadenza tempistica.
Anche qui c’è un immane fiume di fango che mi impedisce di continuare un tragitto privo di marciapiedi e che dovrei attraversare tra le auto. La soluzione mi viene mostrata da un uomo in distinti abiti eleganti. Questa persona, che presumibilmente dev’essere un professionista, è intento nella “prova dell’asse di equilibrio” che consiste nel aggirare il problema del fango camminando lungo un proibitivo muro di cinta. Buona idea, lo faccio. Superato quest’altro ostacolo, non mi resta che proseguire lungo la strada, ormai sgombra d’auto, verso il luogo in cui lavoro.

Arrivo a Fuorigrotta alle 9.15. Circa un ora per percorrere 5 km di strada. Se si considerano gli ostacoli e le decisioni da prendere, posso ritenermi soddisfatto, no?
Alle 9:20 sono a lavoro. C’è il sole adesso, ed io sono pronto e, soprattutto, “riposato” a dovere per intraprendere questa nuova giornata di lavoro.

Nonostante questo aneddoto sia realmente accaduto, ho tentato di usare tutto il sarcasmo e l’ironia possibile per evitare il totale avvilimento del caso. Purtroppo questa è la realtà della mia città e prima o poi impari a conviverci e ad accettarla.
Credo che nessuno che non abiti a Napoli possa capire in che modo si vive qui. E’ un modo totalmente diverso di affrontare i giorni, di concepire la vita e di guardare al futuro. Tutto quello che bisogna fare è accettarlo oppure ripiegare sull’alternativa, iper-inflazionata dai miei concittadini, di scappare via. Tanto qui non cambierà mai niente. Come direbbe il buon vecchio Jingsaw: A noi la scelta.

Welcome to the jungle.