Ieri, su Fox, è andata in onda l’ultima puntata della seconda stagione di uno dei telefilm destinati ad entrare nella storia della televisione, sia per il numeroso seguito di appassionati che per l’ingegnosa e intricatissima trama.
Ecco dunque il riassunto che, per esigenze dettate dagli avvenimenti, è molto più dettagliato del solito.
L’episodio, suddiviso in due parti, inizia esattamente dal punto in cui si era concluso quello precedente, vale a dire con l’avvistamento di una barca. Su di essa, i superstiti trovano un ubriaco e trasandato Desmond. L’uomo racconta di aver navigato per due settimane e mezza, diretto ad ovest, ma di non aver trovato altri lembi di terra, se non quelli della stessa isola. Secondo Desmond, quindi, quel luogo non concederebbe vie di fuga, “come se fossero chiusi in una palla di vetro con la neve”.
I flashback della puntata si riferiscono alla vita dello stesso vecchio abitante della botola. Si scopre così che è un ex caporale delle forza armate di Scozia e che ha scontato una pena in galera. All’uscita dalla prigione trova ad attenderlo un uomo, il padre della sua donna, Penelope. Questi gli mostra come le lettere scritte dallo stesso Desmond non siano mai state recapitate alla figlia, la quale adesso, crede che il suo uomo l’abbia abbandonata, facendo perdere le proprie tracce. Inoltre gli propone un ingente somma di denaro, per iniziare una nuova vita lontano dalla figlia.
Intanto, Sayid illustra a Jack il suo piano d’azione: raggiungere il campo degli altri via mare, prima dell’arrivo dei cinque prescelti via terra. Sfruttando l’elemento sorpresa, potrà così scoprire in anticipo le intenzioni degli others, e mandare agli amici un segnale di fumo.
Sull’altro fronte, quello della botola, Locke cerca invano di distogliere Mr. Eko dal premere ancora il pulsante.
Nel flashback successivo, assistiamo all’incontro in cui si sono conosciuti Desmond e Libby. L’uomo le racconta di aver rifiutato i soldi che Charles Widmore gli aveva offerto perché restasse lontano dalla figlia. Aggiunge, inoltre, di aver bisogno di 42000 dollari per poter comprare una barca, al fine di poter partecipare ad una regata in solitaria intorno al mondo. Libby gli offre, quindi, la barca del marito David, defunto il mese prima. Il nome della barca è Elizabeth, nome con il quale dice di farsi chiamare la stessa donna.
Sayid chiede a Jin di accompagnarlo nella sua missione verso il campo degli altri, mentre Sun propone ed ottiene di salire sulla barca con loro. Intanto, una grossa aquila si abbatte in volo verso i cinque incamminanti. Hurley ha la sensazione che l’animale stesse gridando il suo nome (con la pronta e sarcastica risposta di Saywer: “Si, certo. Un istante prima di cacare oro…”).
Altro flashback. Desmond incontra Penelope la sera stessa in cui conosce Jack, sulla pista d’atletica. L’uomo le chiede come abbia fatto a stanarlo. Lei gli risponde che “se hai soldi e determinazione puoi trovare chiunque”. Poi Desmond le chiede di aspettarlo, perché lui tornerà tra un anno, dopo aver vinto la gara e riguadagnato l’onore.
Torniamo sull’isola, dove Locke racconta a Desmond della Perla e del filmato di orientamento, e di come lui pensi che la faccenda del pulsante sia solo una specie di esperimento psicologico. Intanto, Sayid, Jin e Sun assistono a qualcosa di sconvolgente: un piede di gigantesco, in pietra, di qualcosa che, presumibilmente, doveva essere stato una statua. Ad aggravare la scoperta, Sayid nota come il piede abbia solo quattro dita. Nel frattempo, all’interno della botola, Locke e Desmond riescono ad isolare Mr. Eko, facendo scattare le porte a tenuta stagna.
Il flashback successivo ci mostra l’arrivo di Desmond sull’isola. In seguito ad un forte temporale, l’uomo perde il controllo dell’imbarcazione e sbatte contro un lato di essa, perdendo i sensi. Le immagini successive sono confuse e sfocate, e ci mostrano Desmond sulla spiaggia portato in salvo da un uomo in tuta gialla. Arrivati all’interno della botola, l’uomo chiede a Desmond ciò che lo stesso Des chiederà in futuro a Locke: “Sei tu Lui? Cosa ha detto il pupazzo di neve all’altro pupazzo di neve?”. Si viene, poi, a conoscenza che l’uomo in tuta gialla si chiama Kelvin Inman, che il motivo per il quale preme il pulsante è per salvare il mondo e che indossa la tuta per non infettarsi.
Mr. Eko, riuscito a trovare un’uscita dalla botola, chiede a Charlie di aiutarlo a rientrare nella stanza del computer. Intanto Kate si accorge che due degli altri li stanno osservando. La conseguente sparatoria porta all’uccisione di uno dei due e alla rivelazione di Jack riguardo il suo essere a conoscenza del piano di Michael, il quale ammette le sue colpe. Mentre, Sayid, Jin e Sun arrivano al luogo dov’è presente la roccia col buco, Charlie e Mr. Eko si calano nella botola, minacciando Locke di far saltare in aria la porta con la dinamite.
Torniamo indietro con un altro flashback, il quale ci mostra come la mappa disegnata sulla parete della botola sia stata opera di Kelvin, il quale aveva continuato il lavoro del suo compagno di stanza Radzinsky, suicidatosi tempo prima. A questo punto, Desmond chiede di poter uscire dalla botola, ma gli viene negato in quanto l’aria tossica avrebbe potuto infettarlo.
Il prossimo flashback, intervallato dalla presente esplosione causata dalla miccia accesa da Mr.Eko, ci mostra di un Kelvin ubriaco e sul punto di inserire una chiave all’interno di un interruttore con su scritto “sistema terminale”. Kelvin dice che quella è l’unica via d’uscita, quello di far saltare la diga. Ci viene rivelato di come, in quel posto, fosse presente un fenomeno di elettromagnetismo geologicamente unico e di come un perdita accidentale li obblighi a premere il pulsante per far sì che la carica accumulata si liberi, prima che questa diventi troppo potente.
Nella stanza del computer, Locke racconta a Desmond di quando, in seguito alla morte di Boone, si trovò in preda al rimorso ed interpretò come un segno l’accensione della luce all’interno della botola. Gli dice di come adesso fosse chiaro per lui il fatto che quello non era un segno, ma solo lo stesso Desmond. Intanto, Sayid arriva all’accampamento degli altri, ma non trova niente e nessuno.
Il plotone dei cinque, invece, dopo aver ritrovato un mucchio di messaggi inviati con un tubo pneumatico, notano il segnale di fumo di Sayid, pochi istanti prima di essere colpiti da frecce anestetizzanti.
Torniamo alla botola, dove il conto alla rovescia sta quasi per scadere. Locke, dopo aver raccontato di come la Perla monitorasse gli abitanti della botola, mostra a Desmond una delle stampe del computer della Perla.
Siamo al flashback rivelatore: Desmond nota un taglio presente sulla tuta di Kelvin e questo lo induce a seguirlo furtivamente all’esterno della botola. Qui ci accorgiamo di come una parte dell’ isola sia completamente desertica. Desmond viene sorpreso da Kelvin, il quale gli confessa del suo tentativo di fuga. Nella colluttazione che ne segue, Kelvin sbatte la testa contro una roccia e spira. Poi, Desmond ritorna alla botola, dove il conto alla rovescia è già arrivato a zero. Un allarme continua a suonare mentre sul tabellone, che poco prima presentava i numeri del conto alla rovescia, adesso ci sono degli strani geroglifici. Tutto comincia a tremare, sullo schermo scorre la scritta “collasso di sistema”. Finalmente Desmond riesce ad inserire il codice ed il conteggio ritorna all’originario punto di partenza.
Torniamo al presente, dove troviamo Desmond intento ad esaminare attentamente le stampe. Chiede poi a Locke il giorno in cui sia caduto l’aereo. L’uomo gli risponde che era stato il 22 settembre. Il 22 settembre è esattamente il giorno in cui le stampe riportano la dicitura “Collasso di sistema”. Desmond è stato il responsabile della caduta dell’aereo!
Intanto troviamo Jack, Kate, Saywer e Hugo legati ed imbavagliati. Inoltre, scopriamo di come l’uomo che rapì Walt si chiama Tom, mentre la donna di colore con la quale Michael aveva stretto il patto si chiama Bea. Intanto arriva Henry, il quale, a giudicare dal modo in cui si comporta, parrebbe essere il capo.
Dopo la terribile esplosione, Charlie si riprende e trova Mr. Eko in fin di vita. Intanto Locke è ancora intenzionato a far terminare il conto alla rovescia, tanto da lasciar cadere a terra il computer, distruggendolo.
Ultimo flashback: Desmond, disperato e sul punto di spararsi, trova all’interno di un libro mai letto una lettera scritta da Penelope nella quale gli promette che resterà sempre ad aspettarlo. Subito dopo Desmond sente qualcosa battere contro il tetto della botola. E’ la scena in cui Locke implorò l’isola di dargli un segno. Anche questo pezzo del mosaico è stato messo a posto.
Desmond prende la chiave, dicendo che è il momento di far saltare la diga perché nonostante Locke non creda nell’esistenza del destino, lui ritiene che l’uomo gli aveva salvato la vita affinché lui potesse salvare adesso la sua. La scena successiva è da brividi. Le mura della botola iniziano a tremare. Tutti gli oggetti metallici (posate, pesi, scaffali) vengono attratti da una forza magnetica, volando da una parte all’altra della stanza. Locke capisce di aver sbagliato e lo manifesta ad un precario Mr. Eko, il quale decide di non scappare via. Desmond gira la chiave nell’interruttore. Un ronzio assordante si sprigiona nell’aria mentre il cielo diventa di uno strano colore abbagliante. Tutti gli abitanti dell’isola si fermano. Dopo pochi istanti la situazione riprende uno stato di tranquillità.
Vediamo il solo Charlie tornare alla spiaggia, mentre non conosciamo cosa sia successo a Locke, Mr. Eko e Desmond.
Sul molo intanto, gli altri, mantenendo fede al patto, consegnano a Michael una barca sulla quale ritrova il figlio. Prima di andare via, Michael chiede ad Henry quello che tutto il mondo degli spettatori di Lost si chiede: “Chi siete tu e i tuoi compagni?” . Ed Henry: “Siamo i buoni, Michael”. In seguito, gli altri liberano Hurley affinché possa tornare al suo campo ed avvertire i compagni di non venire più lì.
E’ Sera. Charlie sembra voler glissare le numerose domande poste da Claire riguardo il motivo dello strano fenomeno avvenuto e l’assenza di Locke ed Eko. Poi si baciano.
Stazione di rilevazione sul magnetismo in mezzo ai ghiacciai del Polo. Due uomini portoghesi stanno giocando a scacchi. Uno dei due si accorge che il sistema ha rilevato un anomalia elettromagnetica. Allarmati, chiamano Penelope Widmore dicendole: “Signorina, forse lo abbiamo trovato…”
CURIOSITA’ E RIFLESSIONI:
– Gli ultimi due episodi della seconda stagione hanno totalizzato in America delle vette di oltre 20 milioni di spettatori
– Grandi rivelazioni in questo ultimo episodio della seconda stagione di Lost: chiaro il motivo che ha portato alla caduta dell’aereo 815 dell’Oceanic, e, in parte, di cosa succede nel caso in cui non si preme il pulsante.
– Il suggestivo titolo dell’episodio “Si vive insieme, si muore da soli” è la frase pronunciata da Jack quando Michael lo ringrazia per essere venuto con lui a salvare la vita di Walt.
– Quando Jack porge a tutti le armi, Hugo rifiuta la pistola, denotando come lui non cerchi di vendicare la morte di Libby, ma come abbia il solo scopo di liberare Walt.
– Continuano gli intrecci di Libby con il resto dei personaggi. Dopo averla vista nella stessa casa di cura di Hugo, tocca a Desmond fare la conoscenza con l’ ormai scomparsa pseudo-analista.
Finisce, in questo modo, la seconda stagione del telefilm già vincitore di 6 Emmy Awards e di un Golden Globe.
Personalmente, il finale di stagione mi ha soddisfatto. Ho come la sensazione che gli autori, pur mantenendo alcuni “storici” interrogativi, abbiano voluto dare un taglio tra ciò che è accaduto nelle prime due stagioni e ciò che si sta venendo a creare nella prossima. Staremo a vedere. Intanto, non so per voi, ma io ho già nostalgia di Lost.