Eccoci arrivati all’appuntamento dedicato agli attesissimi episodi che precedono il puntatone finale della seconda stagione di Lost, previsto per lunedì prossimo.
Il primo episodio si apre con un sogno conturbante (in perfetto stile Lynchiano) fatto da Mr. Eko in cui Ana Lucia e suo fratello Yemi gli chiedono di aiutare Locke a trovare un oscuro “Punto Interrogativo”. Nel corso della puntata assistiamo ai tentativi di Jack di salvare Libby ed a nuovi flashback sui trascorsi di Eko, in cui ci viene mostrato come un’indagine da lui svolta in merito ad un presunto miracolo, lo abbia salvato dal ricadere nei loschi traffici in cui si era già addentrato in passato. Lo stesso uomo di colore, in seguito, accompagnato da Locke, riesce a trovare il punto interrogativo (rivelatosi un “segnale” in un punto del terreno cosparso di sale), che li porta alla scoperta di un’altra botola. Una volta calati al suo interno, i due assistono ad un filmato di orientamento esplicativo: si scopre che quel luogo è denominato Stazione 5 o La Perla, e che rappresenta un centro di monitoraggio, in cui un team composto da due persone ha il compito di controllare, registrare e trasmettere tutte le azioni esercitate dagli ignari componenti di un’altra stazione, a cui è stato dato il compito di premere un pulsante. Nella seconda puntata riviviamo i giorni vissuti da Michael nel tentativo di liberare il figlio e quelli successivi alla sua cattura. Notiamo, così, come l’uomo abbia detto la verità sul modo di vivere degli “altri” e sulla presenza di due sentinelle a guardia della loro botola. Inoltre, durante il suo periodo di prigionia, fa nuovamente la propria comparsa la figlia della francese Rousseau, che parrebbe avere intenzioni decisamente diverse rispetto a quelle degli altri. Intanto, Charlie riesce a scacciare i fantasmi del passato rifiutando la tentazione della droga e gettando in mare le statuette ritrovate. Ma la puntata ci svela, soprattutto, la verità sullo strano comportamento di Michael. Scopriamo, quindi, lo scambio propostogli dagli Others: lui avrebbe dovuto portare al loro accampamento solo quattro dei suoi compagni ed in cambio avrebbe avuto Walt. Quattro precisi nomi gli vengono indicati su un foglio, e solo quelli sarebbero stati il lasciapassare per la liberazione del figlio.
Lo strano comportamento di Michael non convince, però, Sayid che fa notare a Jack come l’uomo sia stato compromesso, fondando la propria analisi soprattutto sul fatto che un padre farebbe di tutto per il figlio.
L’episodio si conclude con l’ultimo saluto alle vittime del folle gesto di Michael e con l’incredibile avvistamento di una barca.
Altre opinioni e note personali: Si avvia alla conclusione la seconda stagione di questo interessantissimo telefilm. Anche questi episodi hanno riservato la solita massiccia dose di interrogativi ed indizi. In particolare, vorrei segnalare alcuni punti interessanti:
– La frase di John Locke: “Boone ha fatto cadere l’aereo, poi è morto… Un sacrificio che l’isola ha preteso.” mi induce a pensare al fatto che, probabilmente, John crede nel potere dell’isola o, comunque, in una sorta di occulta forza manipolatrice.
– Nella parte del sogno di Mr. Eko in cui ritrova il fratello Yemi, si nota una strana stanza di controllo generale, che mi è parsa diversa da quelle già viste e che potremmo rivedere in futuro.
– Il lodevole gesto di Sawyer, che prima confessa a Jack di essere stato insieme ad Ana Lucia, e poi definisce lo stesso dottore “ciò che più si avvicina ad un amico”.
– L’interessante aneddoto raccontato da Mr Eko a Michael: “Ci fu un tempo in cui ero solito celebrare la funzione in una Chiesa, in Inghilterra. Un giorno, alla fine della Messa, un bambino mi confessò di aver ucciso il suo cane colpendolo con un barile, per proteggere la sorellina. Aveva paura che andasse all’inferno. Io gli dissi che Dio avrebbe capito e che l’avrebbe perdonato, ma solo se lui si fosse pentito di quell’azione. Lui mi disse che, in realtà, non era interessato al fatto di salvarsi. Lui aveva paura che, una volta finito all’inferno, il cane sarebbe stato lì ad aspettarlo.”
– La sottile ironia di Sawyer nel dare soprannomi a tutti. Memorabili, in queste due puntate, quelli dati a Locke e a Jack, rispettivamente Johnny Stampella e David Crockett.
– Alcuni dei consueti interrogativi: Come mai gli altri conoscono nome e cognome degli abitanti dell’isola? Chi ha sparso il sale sul terreno a formare il punto interrogativo?
Vi lascio con l’unica frase presente nella pubblicità, realizzata da Fox, relativa alla prossima puntata, l’ultima puntata della seconda serie:
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“Nulla accade per caso. Se le strade sono deserte è perché tutti abbiamo bisogno di sapere”
A me sembra completamente senza senso… Voi che ne pensate?