Te lo dò io il tatuaggio…

Straight Edge Tatoo

Alzino la mano coloro che hanno assistito, almeno una volta, al seguente dialogo:


Soggetto A:
"…Hai fatto il tatuaggio!…"
Soggetto B: "Si, ti piace?…"
Soggetto A: "Molto. Ma è grande… I tuoi genitori non hanno detto niente?…"
Soggetto B:

Risposta n.1 "Mica gliel’ho detto! …Non lo sapranno mai…"
Risposta n.2 "Avevo detto loro che avrei fatto una letterina piccolina… Poi mi sono presentato/a a casa con questo… Ormai l’avevo fatto… Non potevano dirmi nulla…"
Risposta n.3
"Non lo sapevano… Mi sono presentato/a a casa che già era bello e fatto…"

Parlo soprattutto dei casi in cui sono coinvolti minorenni.

Bene, questi escamotage potrebbero non servire più di qui a breve.  E’ di pochi giorni fa la notizia che vede la Regione Piemonte approvare un disegno di legge che regolamenta in modo rigido le misure di sicurezza per tutti coloro che esercitano le pratiche di piercing e tattoo. 
In particolare, il provvedimento
vieta agli addetti ai lavori di effettuare questi interventi su soggetti con età inferiore di 14 anni. In questo caso l’unica eccezione concessa è quella della foratura al lobo dell’orecchio, ammesso che il minore venga accompagnato da chi esercita la patria potestà.
I ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, invece, dovranno comunque sudarsi il consenso di colui che esercita la patria potestà.

Personalmente trovo giusta questa restrizione. Ammesso che questo disegno passi, diventi legge e venga applicato in maniera rigida (il che è molto difficile nel Paese di Pulcinella).

In ogni caso, si prospettano tempi duri per gli adolescenti del nuovo millennio.